giovedì 30 maggio 2013

Quelle trans al funerale di Don Gallo: “Eppur si muovono”



Il funerale di Don Gallo è davvero qualcosa da ricordare. Qualcosa che ha rotto gli schemi, o che, a seconda dei punti di vista, ha mostrato tutta l’inconsistenza di schemi e ideologie che si sono già rotti da un pezzo.
Don Gallo era il prete partigiano, il prete degli emarginati, il prete che poneva di fronte ad ogni cosa l’aiuto verso il prossimo e l’attenzione a chi soffre, valori spesso completamente dimenticati nei fatti da Santa Romana Chiesa.
Una persona che ha suscitato la commozione di un Paese intero.

No Tav, sindacati, comunità lgbt, gente comune, istituzioni e politica. C’erano proprio tutti.
Quelle transgender presenti al funerale rappresentano però qualcosa di più, sono ancora più dirompenti del famoso “vi dichiaro marito e marito” del prete genovese. Più di gay e lesbiche, le persone transgender rappresentano la categoria oggi più emarginata in assoluto, che al tempo stesso torna comodo quando cala il sipario dell’ipocrisia istituzionale, un muro di menzogne dietro il quale si nascondo verità inconfessabili. Sono persone scomode, di cui non si deve parlare, e che quando sanno troppo finiscono persino bruciate vive, come Brenda nel caso Marrazzo.

sabato 25 maggio 2013

I TOTTI DELLA RICERCA, Lunedì 27 maggio 2013

























Il prossimo lunedì 27 marzo avrà luogo "I Totti della Ricerca", un dibattito che porrà a confronto l'eccellenza nello sport e nella ricerca. Ho il piacere di organizzare questo incontro come portavoce dell'associazione UniOn,  in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università Sapienza di Roma. UniOn ha presentato il progetto di ricerca del Dott. Marco Bella, “organocatalisi asimmetrica”, al bando promosso dalla Chiesa Valdese, che destina i fondi dell’8 per mille alla ricerca. Dalla vittoria del finanziamento, (10.000 euro che serviranno interamente per finanziare il progetto, attinente alla sicurezza dei farmaci – clicca qui e guarda al num. 356) scaturisce l’idea di questa iniziativa.

Calciatori come Totti sono considerati tra i migliori atleti italiani al mondo, personaggi che danno lustro non solo allo sport, ma a tutto il Paese. Ci sono degli scienziati italiani che, nel proprio campo, hanno raggiunto risultati notevoli; molti di loro, tuttavia, dopo essere stati formati con denaro pubblico, hanno trovato condizioni di gran lunga migliori all’estero. Sono stati “ceduti” praticamente a “costo zero”. 

giovedì 16 maggio 2013

LEGGE ANTIOMOFOBIA SI RIPARTE, IDV DA SEMPRE PRESENTE














Oggi viene presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge per il contrasto all'omofobia e alla transfobia, dai deputati di SEL, Scelta Civica e PD, Zan, Tinagli e Scalfarotto. Si tratta di una battaglia storica di IDV, che nel 2010 presentava la sua proposta di legge per estendere la legge mancino ai reati di omotransfobia, una proposta sottoscritta già all'epoca da Antonio Di Pietro e dall'intero vertice del partito. Ci siamo purtroppo scontrati con le meline estenuanti delle forze conservatrici, in primis dentro il PD, che ci hanno portato a ripiegare su altre proposte, come l'introduzione dell'aggravante speciale.

L'estensione della legge mancino, che punisce i reati per odio razziale, etnico, religioso, sessuale, ai reati motivati da orientamento sessuale e identità di genere, presuppone infatti un approccio semplice e dirette, che tratta i diritti della comunità LGBT come diritti umani universali, non di una parte o categoria sociale. Parlare di aggravante ha invece, per ben due volte, nel 2009 e ne 2011, prestato il fianco all'obiezione tecnica secondo la quale un numero imponderabile di minoranze e parti sociali, per farla breve, avrebbe potuto chiedere tutele attraverso relative aggravanti. Non è un caso, infatti, che nella parte finale della scorsa legislatura il PD ha scelto di seguire la nostra linea in commissione. , riproponendo il nostro testo. 

Qui non è in gioco, infatti, una libertà di fare cose strane a casa propria, come pensano ancora alcuni soloni della TV alla Giuliano Ferrara, ma la stessa libertà di essere stessi che riguarda tutti, eterosessuali quanto omosessuali, la libertà di poter vivere la propria affettività alla luce del sole. Le persone LGBT non sono specifiche categorie come gli anziani, i disabili, i rom, perchè esistono gli omosessuali anziani, disabili e rom, ad esempio, e perchè nessuno si sognerebbe di parlare di minoranza dei "biondi" o degli "alti" Ciascun individuo rappresenta una variante dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere e non ha senso quindi parlare di diritti di parte o di una minoranza, come ormai riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale.  Per questo, quindi, parliamo di una conquista che riguarda il riconoscimento di diritti umani universali. 

L'approvazione di questa legge, così come anche il riconoscimento del matrimonio egualitario e delle adozioni, altra grande battaglia di IDV che ci ha portato ad essere il primo gruppo parlamentare a sostenere in modo compatto la proposta, saranno un banco di prova importante per questo Governo, pieno di esponenti cattolici. Staremo a vedere. 






domenica 5 maggio 2013

LA BIANCOFIORE E LA LOBBY GAY SECONDO IL GIORNALE & CO.














La stampa brancaleone di destra insorge in difesa della povera Biancofiore, sconfitta dalla potente lobby gay, più potente dei cattolici addirittura, che, tra parentesi, in questo governo hanno più ciellini che in Vaticano. La povera Michaela, tra l'altro, si consolerà con un sottosegretariato alla PA. Niente male insomma. Ed ecco che, per Libero, la Biancofiore è stata "stesa" dai gay, manco fosse un incontro di boxe. il Giornale ruba il copione a Crozza e titola "vince la lobby gay", la quale, apprendiamo è pure più potente di quella cattolica, che si era opposta alla Bonino ministro. Ci mancava solo Bertone agli esteri, infatti, e l'Italia pontificia era completa, possibilmente con Papa Francesco all'opposizione. Nel mentre appare online un articolo di Zurlo che si scaglia contro il "lato oscuro della sinistra italiana, l'Arcigay". Una potente lobby trasversale fondata su un business di saune e locali, vere macchine di perdizione e denaro...Perbacco, ne sanno anche tropo questi del Giornale! dire "autofinanziamento di un movimento" per loro è arabo, sono abituati a stare con chi soldi ne ha tanti. 

Che in Europa il termine lobby non abbia significato negativo ma neutro non lo sa quasi nessuno. Ma è troppo complicato spiegarglielo. Peccato che, in ogni caso, una lobby difenda per definizione interessi di parte, mentre il movimento LGBTIQ difende principi e valori che riguardano tutti, la libertà di espressione e la libertà del corpo. Questi valori riguardano proprio ogni cittadino, anche tutti quei tromboni di destra che di giorno sparano contro "lo stile di vita gay" e di notte come i ladri si perdono nel "lato oscuro della sinistra italiana", schiacciati da una tonnellata di ipocrisia. Infine l'argomento principe: la sinistra ha monopolizzato il movimento gay. Purtroppo il problema è un altro. 

I valori della resistenza e della carta costituzionale, sono mamma e papà del movimento LGBTIQ. E la resistenza l'hanno fatta anche i cattolici e liberali. Se poi certe cose chi le dice a destra viene guardato come un alieno non è colpa del movimento. Fatevene una ragione e smettetela di essere conservatori clericofascisti. Contro la Bonino? ma quella si che è una destra invece, libertaria e liberista sui temi economici. C'è un sindaco ex-democristiano e cattolico come Leoluca Orlando che sostiene apertamente il Pride nazionale di Palermo e il matrimonio egualitario. Persino Fini diceva che la destra italiana deve riconoscersi nell'antifascismo. Oppure, andate a lezione da Cameron in Inghilterra, così magari quando anche in Italia verrà introdotto il matrimonio egualitario non griderete alla fine del mondo fustigandovi per le strade.

sabato 4 maggio 2013

AI GIOVANI IDV: OSIAMO!















Il mio contributo al coordinamento nazionale Giovani IDV svoltosi oggi.
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Carissime tutte e tutti, 

siamo ad un momento cruciale della nostra storia politica. Vi parlo nel modo più sincero ed accorato. Sono convinto che questo sia il momento di provare ad osare. Non perchè siamo anagraficamente giovani o per un qualche spirito corporativo. Ma perchè siamo, tutti, ciascuno di noi, capaci di fare di più di coloro che appartengono alla vecchia guardia di questo partito e abbiamo
un'idea che è certamente diversa da quella di un partito di sopravvivenza ed autoconservazione, pronto ad inchinarsi alle volontà di un qualsiasi apparato del centrosinistra. Il mondo intorno a noi è cambiato e un comico ha portato un manipolo di trentenni in parlamento senza che quasi ce ne accorgessimo. Abbiamo qualcosa in meno di loro, noi? Chi si propone oggi in Italia dei Valori parla ancora di un centrosinistra che non esiste più ed è miseramente franato nelle pietose giornate per l'elezione del Presidente della Repubblica.

Le persone e le risorse umane per costruire un'alternativa ci sono, non qualcosa più a destra o più a sinistra, ma qualcosa in grado di innovare, di entrare nel dibattito politico a piene mani, di non stare a guardare. La possibilità c'è. E sono convinto che l'alternativa politica che ci viene proposta, dalle stesse persone che hanno gestito il partito fino ad ora, potrà forse sembrare una certezza immediata, ma porterà inevitabilmente il partito a spegnersi lentamente sia sui territori che a livello nazionale. Il Paese ha bisogno di un partito giovane, nell'età e nelle idee, che porti le nostre preziose battaglie nel nuovo dibattito all'interno dell'area progressista in Italia.

Di partiti che sopravvivono ne abbiamo tanti. Di persone coraggiose poche. Noi adesso possiamo essere tra quelle. Facciamolo.

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